Il D.Lgs. n. 101 del 10 agosto scorso ha dato esecuzione al Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). Il Legislatore nazionale era autorizzato a reintrodurre il sistema di tutela penale rivolto alla protezione dei dati personali delle persone fisiche e della libera circolazione dei dati. Il contributo analizza le novità introdotte dalla novella normativa e le opportunità di tutela penale non colte dal Legislatore che avrebbero potuto garantire una maggiore tutela per la riservatezza e della circolazione dei dati e, dall’altra parte, una maggiore responsabilizzazione dei soggetti che ne effettuano il trattamento.

Disponibile in allegato il commento dell’Avv. Maria Roberta Perugini e dell’Avv. Francesco Rubino su Diritto24.